SPALLE
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L'articolazione della spalla è una delle più mobili del nostro corpo, ma proprio per questo anche una delle più instabili. Fortunatamente durante le attività della vita quotidiana o nelle attività sportive la spalla viene stabilizzata da muscoli, tendini, legamenti e fasce che lavorano in sincronia per garantire un movimento fluido ed efficace, senza rischi.
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Questo complesso di strutture in realtà non comprende soltanto l'articolazione gleno-omerale, formata dalla semisfera dell'omero che si muove all'interno della cavità della scapola, ma è un insieme di 5 articolazioni che si muovono insieme: articolazione glene-omerale, articolazione acromion-clavicolare, articolazione sterno-clavicolare, articolazione scapolo-toracica e articolazione sotto-deltoidea.
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Viene naturale quindi capire il perchè molto spesso la spalla va incontro a lesioni o dolore.
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Ci possono essere due tipi di condizioni: traumatiche e non traumatiche.
Le condizioni traumatiche sono quelle in cui si va incontro ad un infortunio e si sa esattamente il perché dell'insorgere del dolore. Può essere una lussazione, una frattura, una rottura tendinea o legamentosa acuta e altre lesioni più specifiche.
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Una condizione dolorosa non traumatica è più difficile da interpretare perché non è correlata a nessun trauma. Com'è possibile, vi chiederete?
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In realtà la maggior parte dei dolori di spalla sono di natura non traumatica (soprattutto negli over 40 e negli atleti che eseguono movimenti ripetitivi), si instaurano gradualmente e se non trattati possono peggiorare, portando all'impossibilità di svolgere le normali attività quotidiane.
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Perché nascono questi dolori?
Gli studi sono tanti e ancora in corso di svolgimento, ma sappiamo che il nostro corpo nasconde segreti incredibili e affascinanti che però in alcuni casi ci impediscono di dare una spiegazione chiara e strettamente scientifica.
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Si può affermare quasi per certo che la maggior parte dei casi di "mal di spalla" possono essere dovuti a disequilibrio, debolezza o asinergia delle diverse strutture che la compongono, insieme a molti altri fattori spiegati nella sezione del dolore cronico.
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Se avete mai sentito parlare di CUFFIA DEI ROTATORI, saprete che 4 dei muscoli attorno alla spalla creano, con i loro tendini, una sorta di cuffia protettiva intono ad essa che ha lo scopo di mantenere continuamente la sfera della spalla in una posizione centrale ed evitare il rischio di lussazione o degenerazione articolare. Questi piccoli muscoli sono il sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo e sottoscapolare.
La cuffia dei rotatori è fondamentale nei movimenti del braccio sopra la testa, in cui la sfera dell'articolazione glene-omerale si trova nella posizione più instabile. Questi muscoli hanno quindi una funzione STABILIZZATRICE.
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Oltre ai muscoli della cuffia, poi, abbiamo quelli maggiori, più superficiali e più forti, quelli che si occupano di MUOVERE la spalla. Alcuni di questi sono il deltoide, il bicipite, il tricipite, il trapezio, il gran dorsale, il grand dentato, il pettorale.
In una gran parte della popolazione c'è un grosso disequilibrio tra muscoli della cuffia (stabilizzatori) e muscoli maggiori (locomotori), quasi sempre a svantaggio dei primi.
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In pratica?
In pratica succede che ogni qual volta eseguiamo movimenti ripetitivi in posizioni instabili o esercizi che prevedono il sollevamento di grossi pesi sopra la testa, se la cuffia è debole non riuscirà a stabilizzare propriamente la spalla, che mossa dai muscoli più forti andrà incontro a meccanismi di protezione e difesa che, indovinate un pò, causeranno dolore!
Se questi meccanismi non vengono corretti, a lungo andare si può andare incontro a vere e proprie lesioni e infiammazioni, sia dei tendini della cuffia che dei muscoli circostanti.
Se trattato correttamente, però, il dolore di spalla sarà molto spesso gestibile con esercizi mirati al ripristino di un normale equilibrio articolare e muscolare, di una corretta postura, di un corretto controllo motorio e, di fondamentale importanza, mirati ad un incremento della forza delle strutture indebolite.
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Data la correlazione tra spalla, collo e torace è essenziale inoltre che al trattamento della spalla vengano associati valutazione e trattamento di tali distretti per garantire un ripristino funzionale completo ed evitare recidive.
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Come per tutte le altre articolazioni, anche per la spalla il fisioterapista effettuerà una valutazione iniziale che permetterà di capire se il dolore è strettamente di pertinenza fisioterapica o se è il caso di rivolgersi ad uno specialista, come ad esempio un ortopedico o un medico dello sport, ed eventualmente escludere gravi patologie con il supporto di esami specialistici come radiografia, ultrasuoni o risonanza magnetica.
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Patologie più comuni di spalla:
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-lussazione glene-omerale, acromion-clavicolare , sterno-clavicolare
-frattura
-dolore tendineo ed eventuali calcificazioni
-borsite
-dolore dovuto a tensione muscolare e trigger points
-lesione del labbro glenoideo (SLAP lesion)
-dolore riferito dal collo
-spalla congelata o capsulite adesiva
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